Ogni venerdì, Falco Tarassaco – fondatore di Damanhur – incontrava gli ospiti per rispondere alle loro domande. In un incontro, una persona gli chiese: «Come è nata la Selfica e come è stata introdotta all’Umanità?»
Falco rispose che la Selfica è una conoscenza antica, usata da diverse civiltà nel corso della storia. Non nasce su questo pianeta, ma proviene da altri universi, e la sua applicazione è stata adattata alle leggi fisiche del nostro mondo.
Falco spiegò che ci sono stati passaggi ciclici in cui la Selfica è comparsa e scomparsa, per poi tornare. In passato era più difficile costruirla, perché i materiali adatti – in particolare i metalli – non erano facilmente disponibili. Oggi invece, grazie all’accessibilità di alcuni tipi di metallo, è possibile realizzare strumenti selfici in modo più semplice e veloce.
La Selfica si basa su leggi precise, con misure, proporzioni e strutture che devono essere rispettate. È necessaria anche una “chiamata alla vita”, una forma di attivazione, che non è biologica ma si esprime attraverso circuiti e principi energetici non ordinari.
Secondo Falco, circa quarant’anni fa la Selfica è stata reintrodotta attivamente nel nostro mondo. Questo ha permesso di riportare alla luce una forma di intelligenza sottile che interagisce con l’essere umano, basandosi su relazioni complesse e su livelli di energia difficili da comprendere solo con strumenti razionali.
🔍 Per approfondire:
Il libro Spirali di energia contiene un’intervista completa a Falco Tarassaco sull’origine della Selfica, oltre a numerose testimonianze e racconti diretti di chi la utilizza nella propria vita.
